La Fondazione Centro Arti Visive di Pietrasanta si appresta alla ripartenza, dopo mesi di attese, finalmente riapre le porte. Siamo lieti di poter accogliere i visitatori nelle nostro Centro, dopo un lungo periodo di chiusura in cui la Fondazione CAV ha continuato a lavorare e progettare, in prospettiva di ricominciare nuovamente con le nostre attività artistiche e culturali.

Vi aspettiamo Venerdì 28 Maggio ore 18.00 presso la nostra sede, Ex Convento dei Frati di Pietrasanta, per l’inaugurazione della panchina d’Artista che ha vinto la prima edizione del concorso Marble Bench – Creativity Challenge, promosso lo scorso settembre dalla Fondazione Centro Arti Visive con il patrocinio del Comune di Pietrasanta ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca a cura di Nicola Stagetti, Presidente della Fondazione CAV Pietrasanta.

Marble Bench, si è svolto sottoforma di residenza artistica, ed ha visto la selezione da parte di una commissione giudicatrice, di 10 artisti tra oltre 85 aspiranti partecipanti.

Il concorso ha dato la possibilità a 10 professionisti nell’ambito delle arti visive, (tra cui artisti, designer ed architetti), di concorrere attraverso un progetto per l’ideazione di un arredo urbano, realizzando durante i 10 giorni di residenza artistica i bozzetti dei loro progetti. Il progetto vincitore decretato dall’esito dei voti sia dalla commissione tecnica giudicatrice, che da quelli del pubblico venuto in visita durate la mostra di esposizione dei bozzetti, ha ricevuto un premio di euro 5.000 per la produzione dell’opera.

Tra i dieci progetti selezionati al creativity challenge troviamo BENZIMA DESIGN STUDIO – FRANCESCO BENEDETTI designer, GIORGIO CASTELLANO architetto, SANDRO DEL PISTOIA artista, ROB GOOD (artista), NEMANJA RONKOVIC architetto designer, GIACOMO RAVAGLI artista, EKSTERE – SALVETORE TABONE architetto, GABRIELE TROVE’ architetto, VITALI STUDIO –OLIVIERO E ROCCO VITALI architetti, ILARIA ZAMPIERI designer, (di seguito è possibile prendere dei progetti selezionati e dei loro autori).

Ad aggiudicarsi il premio è stato l’artista Sandro del Pistoia con il progetto dal titolo Pietrasanta.

Il suo progetto ha fatto sì che attraverso una meticolosa ricerca sul territorio sia stato messo in luce un aspetto molto interessante, ovvero contemplare l’utilizzo dei resti dei marmi pregiati che affollano gli angoli dei piazzali di tutti i laboratori di Pietrasanta, per creare e realizzare altre opere d’arte. Quei piccoli tesori di memoria e di pregio nei quali si possono trovare marmi, graniti e pietre dure di tutte le parti del mondo, piccoli blocchi di marmi esauriti e introvabili che conservano in sé un grande valore, soprattutto per chi questa materia la lavora da una vita. Pietre preziose che rimango in città a ricordare la ricchezza del mondo artigiano.

Qualsiasi lavoro è prima di tutto un servizio alla comunità, all’ambiente, al pianeta.  La prima cosa che mi chiedo come scultore è: in che modo il procedimento, la collaborazione e l’opera finita sono di sostegno all’equilibrio di questo pianeta perfetto?

E’ ciò che sottolinea l’Artista Sandro del Pistoia, che partendo proprio da questo punto focale progetta la sua panchina d’artista ricavata dai “preziosi scarti” di marmo dell’opera architettonica nata dalla collaborazione tra il Maestro Giuliano Vangi e dell’Architetto Mario Botta per la costruzione della Chiesa Papa Giovanni XXIII, costruita per la città di Bergamo.

PROGETTI SELEZIONATI IN OCCASIONE DI MARBLE BENCH – CRATIVITY CHALLENGE 2020

 
AUTORE: Francesco Benedetti – BENZIMA DESIGN STUDIO
TITOLO: Cpresso
TECNICA: Marmo e lega patinata
 
 
 
In Versilia il saper fare si evolve senza alterare la sostanza della cultura artigiana che costituisce un elemento fondante per la scultura e le tecniche nella quale si evolve.
CPresso interpreta questa natura connaturata alle arti plastiche che nel design vive una nuova stagione. La panchina, dalla posizione orizzontale si può innalzare per ricordare la campagna Toscana e i suoi cipressi celebrando al contempo il ruolo centrale del marmo, che con la sua preziosa presenza eleva anche le altre tecniche correlate come l’arte fusoria. Gli elementi della seduta e il basamento realizzati in marmo ospitano due cilindri metallici: un anello simbolo del legame indissolubile che caratterizza in questa città il marmo e il bronzo, e una sorta di cannocchiale che concentra lo sguardo su una posizione circoscritta di panorama, un occhio attento che scruta il mondo dal presente per vedere il futuro con rinnovato interesse. Innalzando la seduta, la panchina si trasforma in un obelisco che ricorda il patto stretto della città con il territorio e la civiltà che l’ha eletta luogo di ricerca delle arti plastiche contemporanee.

AUTORE: Giorgio Castellano
TITOLO: CAVA
TECNICA: Marmo lavorato a scalpello e pantografo cnc
 
 
Il progetto estrae dal contesto delle Alpi Apuane e delle cave alcuni elementi: le linee dure della montagna estratta, le linee morbide del mare, la superficie ruvida della pietra sbozzata e la superficie liscia levigata.
Un oggetto figlio di sinestesia del luogo e della materia.
Il marmo non è solo un materiale, porta i segni della sua lavorazione, un’azione violenta e antropica, il marmo è la cava, il trasporto, lo scalpello, la levigatura.
Una panchina paesaggio, pezzo delle Apuane.
Giorgio Castellano: Architetto, laureato in Storia dell’arte e Ing.Edile Architettura presso l’Università di Pisa, ha lavorato come concept Designer per Sou Fujimoto Architects, Tokyo, Mad Architects, Beijing e Studio Fuksas, Roma. Attualmente vive e lavora a Milano.
 
PROGETTO VINCITORE DEL CRATIVITY CHALLENGE 2020
AUTORE: Sandro del Pistoia
TITOLO: Pietrasanta
TECNICA: trovare e ricomporre
 
Qualsiasi lavoro è prima di tutto un servizio alla comunità, all’ambiente, al pianeta. La prima cosa che mi chiedo come scultore è: in che modo il procedimento, la collaborazione e l’opera finita sono di sostegno all’equilibrio di questo pianeta perfetto?
Il progetto intende utilizzare i resti dei marmi pregiati che affollano gli angoli dei piazzali di tutti i laboratori di Pietrasanta. Quei piccoli tesori di memoria e di pregio nei quali si possono trovare marmi e graniti di tutte le parti del mondo, piccoli blocchi di marmi esauriti e introvabili che in se hanno un grande valore, soprattutto per chi questa materia la lavora da una vita. Pietre preziose che rimango in città a ricordare la ricchezza del mondo artigiano.
Formato come architetto e scultore nelle università Toscane di Firenze e Carrara, il suo studio ha sede in Pietrasanta dove vive e lavora. Esordisce alla XII Biennale Internazionale di scultura di Carrara nel 2006, da li si susseguono una serie di mostre personali e collettive, tra Italia e Svizzera, segue quella con la Maison FENDI nel 2009 alcune sue installazioni prendono dimensioni monumentali. Nel 2014 è a Shanghai dove lavora per il gruppo SWATCH con il quale firma un contratto di collaborazione. Negli ultimi anni espone arte pubblica nelle piazze e nel 2019 sigla ancora una collaborazione con una grande azienda Italiana leader mondiale del settore tessile MANTERO seta.
 

AUTORE: Good Rob
TITOLO: La nuvola caduta
TECNICA: Marmo scolpito
 
Quale posto migliore per riposarsi in una calda giornata estiva in Versilia che nell’abbraccio freddo e confortevole di una nuvola? Scolpito da un grande blocco di marmo, la forma di questa nuvola sarebbe naturalmente soffice e tondeggiante in alcuni punti, ma ovviamente con aree più piatte e delicate per garantire il comfort di tutti i visitatori. Un progetto in linea con la serie di sculture di nuvole in marmo su piccola scala. Le mie nuvole sono ispirate al paesaggio della Versilia, dove le Alpi Appuane cadono qui sull’altopiano piatto lungo la costa italiana. La combinazione dinamica di montagne e terreno pianeggiante crea nuvole incredibili, e questo è uno dei motivi per cui ho scelto di vivere e lavorare in Toscana.
Rob Good è nato a Londra nel 1982, ma è cresciuto a Oxford. Ha conseguito un BA (Hons) di prima classe in Scultura presso l’Università di Leeds, e un Masters presso il Chelsea College of Art & Design. Nel 2016 Rob ha vinto il “Brian Mercer Award” e ha trascorso tre mesi a lavorare allo Studio Sem di Pietrasanta, in Italia. Il lavoro prodotto durante questo periodo è stato esposto alla Royal Society of Sculptors di Londra. Oggi Rob vive e lavora tra Barga e Pietrasanta in Italia, e Oxford e Devon nel Regno Unito.
 
AUTORE: Nemanja Ranković
TITOLO: CIRCLE+
TECNICA: lastre di marmo tagliate meccanicamente e finite a mano, successivamente incollate.
 
La panca “CIRCLE+” è disegnata con l’intento di essere un oggetto scultoreo, contemporaneo e inserito in un contesto spaziale e storico specifico.
Le linee guida alla sintesi creativa possono essere riassunte in seguenti punti:
a) Relazione delicata con e la valorizzazione del contesto
b) Creazione di un luogo: di uno spazio intimo – da un lato, e d’un aperto, con la vista d’altro
c) Più posizioni ergonomiche della seduta
d) Uso di un linguaggio formale moderno però generato da una figura “classica” (archetipica) della panca “qualsiasi” da giardino
e) Massima leggerezza e trasparenza
f) Enfatizzare l‘aspetto estetico e formale del marmo (magari di diversi tipi) / possibile (ri)uso delle lastre “di scarto”
Nato a Belgrado, Serbia. Vive e lavora tra Roma, Belgrado, Berlino e Barcellona. Ha studiato alla Facoltà d’Architettura di Belgrado e dopo alla Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, Università di Roma “La Sapienza”, dove si è laureato e successivamente conseguito anche il diploma di master di secondo livello in Progettazione Sostenibile. Ha lavorato con i vari studi di architettura tra quali quello di MASSIMILANO FUKSAS. Socio dello STUDIO 2RH di Belgrado con cui ha progettato alberghi, ristoranti, spa, chiese, fiere, complessi residenziali, case unifamiliari e interni. È collaboratore esterno anche presso lo studio di disegno industriale ROK DESIGN di Barcellona con cui ha ideato vari mobili per interni ed esterni e illuminazioni.
 

AUTORE: Giacomo Ravagli
TITOLO: MAHABALIPURAM, TAMIL NADU, INDIA
TECNICA: stampa digitale in 3D da fotogrammetria di modello dal vero
 
Uno scatto raccontato attraverso gli occhi e le parole di Giacomo Ravagli – scultore e designer – che ci permette di intraprendere un viaggio reale e metaforico, in cui la fotografia è osservazione di un mondo nascosto, fatto di oggetti comuni e da soluzioni a bisogni semplici, come quello primordiale del sedersi. Uno sguardo che aiuta a capire una forma meno nota di bellezza, quella che testimonia la sfera quotidiana dell’esistenza. La traduzione in marmo di un oggetto fai-da-te realizzato come un collage d’esportazione, che nella sua collocazione nel paesaggio dell’Ex Convento dei Frati ottiene la nuova funzione utilitaria di arredo urbano. Un minimo ma complesso intervento creativo da custode di immagini, trasformando queste impressioni in una scultura che racchiude in sé la transitorietà dell’esperienza in contrasto con l’eternità del marmo – un’opera che è un ossimoro, un viaggio immaginario nel reale che fa riflettere sulla missione dell’arte e sul senso profondo dell’esistenza umana.
Giacomo Ravagli (1981) impara a scolpire marmo e pietra nelle botteghe artigiane di Pietrasanta e per anni si specializza in soggetti sacri, ornamenti e decorazioni, arredi di alta gamma per navi, opere di grande formato per lo spazio pubblico, restauri e sculture per artisti contemporanei. Dal 2011 crea arredi e prodotti di design per gallerie e per clienti privati, spaziando da pezzi unici a edizioni limitate, fino a produzioni industriali. Il suo lavoro è sempre animato da una doppia, ma non contraddittoria tensione: da un lato verso la pesantezza e l’immobilità, dall’altro verso la leggerezza, la molteplicità e la modularità, attraverso l’uso sapiente dei vari materiali con cui di volta in volta si confronta in prima persona, come il marmo, i metalli, il bronzo, il gesso, la ceramica.
 
AUTORE: Salvatore Tabone
TITOLO: Strata
TECNICA: Marmo
 
La proposta progettuale aspira a ribaltare l’uso tradizionale del marmo per la creazione di sedute. A tal fine, l’originalità di STRATA si basa su tre punti di forza: l’esaltazione della natura del materiale grezzo, la modularità della composizione e la dinamicità delle linee. Per quanto riguarda la natura della materia, la proposta presentata vuole enfatizzare l’essenza del marmo grezzo, appena tagliato, dunque più vicino al suo stato originario, dopo essere stato suddiviso da blocco di estrazione a singole lastre. Infatti l’opera proposta é una composizione costituita da lastre di marmo di varia altezza e forma. Tale forma richiama la morfologia delle cave di marmo, in cui la pietra viene estratta in lastre. La dinamicità delle linee conferisce alla panchina una forma contemporanea. Mentre spesso il marmo é associato alla monumentalità, questo progetto si basa su una forma dinamica: le lastre spezzate accostate orizzontalmente convengono un’idea di leggerezza, cosí come le linee curve accennano all’architettura parametrica – richiamando una corrente progettuale contemporanea. Infine, il terzo punto di forza é dato dalla modularità della composizione: l’uso delle lastre consente modifiche nel tempo, aggiungendo o togliendo elementi dal complesso. Pertanto la seduta può cambiare aspetto adattandosi ad usi differenti.
Salvatore Tabone è architetto specializzato in architettura del paesaggio e progettazione urbana. Dopo aver completato gli studi in architettura al Politecnico di Torino nel 2008 ed un paio di tirocini, si trasferisce nel Regno Unito dove sviluppa il suo profilo professionale da architetto paesaggista. Nel 2018 si trasferisce a Vienna per poi decidere di rientrare in Italia e dedicarsi esclusivamente all’attività autonoma. Nel 2020 fonda Ekstere, uno studio al confine tra architettura del paesaggio ed arte urbana che propone interventi urbani temporanei, architetture effimere, installazioni artistiche e arredi.
www.ekstere.com
 
AUTORE: Gabriele Trové
TITOLO: EBE
TITOLO: Marmo
 
“La similitudine esatta, ossia l’osservazione delle cose cosi come sono disposte nello spazio necessario, è lo strumento più mirabile dell’arte del tiro a segno. La sua base è l’espressione comune dell’essenziale, e il suo vertice l’essenziale stesso.” Ernst Jünger, Foglie e Pietre.
Questo oggetto è stato disegnato partendo degli appoggi: tre appoggi a lama che hanno la caratteristica di fendere i terreni morbidi per poter permettere il posizionamento orizzontale tramite la distribuzione del proprio peso. Nella costruzione complessiva sono due gli elementi principali: gli appoggi a sezione triangolo/trapezoidale e la base di seduta della panca a sezione rettangolare. Per assegnare alla forma ultima un carattere di apparenza, i tagli a spigolo vivo e la superficie verranno sfumati nell’oggetto finale.
Gabriele Trové, architetto con studio in Martignano (LE), Italia. Il lavoro è basato principalmente sulla ricerca che coinvolge i diversi campi delle arti. Nel metodo generale si attraversano la fase del disegno, l’elaborazione e la verifica del modello con un ridisegno continuo fino alla eventuale realizzazione caratterizzata dal confronto con l’artigiano e la committenza. Ha partecipato ad alcune esibizioni e mostre sul disegno. Negli ultimi due anni ha lavorato come insegnante.
 
AUTORE: Vitali Studio
TITOLO: JENGA
TECNICA: Marmo
 
Il progetto nasce dalle regole costruttive del gioco del Jenga combinate con le tecniche tradizionali di posa dei mattoni in terra cotta. All’interno dello spazio proposto per l’intervento viene costruito un parallelepipedo di cm 360x360x40 h, in mattoni di marmo di cm 10x20x40 h ciascuno. Il volume viene successivamente rimodellato secondo la regola per cui ogni mattone rimosso dalla sua coordinata originale deve trovare una nuova posizione all’interno del sistema. L’architettura stessa dell’oggetto muta lentamente fino a trasformare il volume in un paesaggio, un parco giochi o una città di marmo. Grazie alla modularità del mattone questa piattaforma può essere utilizzata come una panca, ma anche come una scala, un letto, un appoggio, un piedistallo. La flessibilità del sistema costruttivo permette al progetto di adattarsi a diversi contesti e situazioni, dalla dimensione domestica a quella dell’arredo urbano o paesaggistico.
Vitali Studio è stato fondato a Milano da Oliviero Vitali e Rocco Vitali nel 2019.Lo studio si concentra su arte e architettura.
Oliviero Vitali (1992) si laurea in Architettura nel 2019 presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio con Yvonne Farrell e Shelley McNamara. Dopo uno stage a Rotterdam presso STUDIO MAKS nel 2014 e presso ZUS nel 2015, lavora a Parigi presso Bruther dal 2017 al 2018.
Rocco Vitali (1991) si laurea in Architettura nel 2016 presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio con Francis Kerè. Dopo uno stage a Tokyo presso Sou Fujimoto Architects nel 2012 ea Parigi presso Philippe Rahm architectes in 2013, che lavora a Gent presso de vylder vinck taillieu architecten dal 2016 al 2018.Dal 2018 collabora con Studio Mumbai tra Italia e India.
 
AUTRICE: Ilaria Zampieri
TITOLO: ULL
TECNICA: Marmo
 
La panca ULL è una ricerca di valori formali puri, che vogliono racchiudere, in se, l’archetipo del paesaggio urbanizzato italiano. Dei gradini, onnipresenti nelle piazze, vicoli e anfiteatri, che, nell’immaginario comune, offrono sempre uno spazio usufruibile di convivialità e riposo. Essi culminano in un arco a tutto sesto, forma pura ricorrente e riconoscibile in tutta l’architettura, dalla più antica alla più recente. Il risultato è una figura semplice ma allo stesso tempo d’impatto, un profilo che, a seconda del paesaggio può essere realizzato con varie lunghezze. L’utente è portato a scoprire e ad interpretare questo modulo variamente combinabile con primordiale giocosità.
Ilaria Zampieri (1994), si diploma all’Istituto Europeo di Design a Milano nel 2017. Dopo varie esperienze in vari studi di design ora collabora con lo studio Cara\Davide.
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